
Promuovere i sapori locali: diffondere la cultura rurale tra i giovani e valorizzare tradizioni ed eccellenze locali.
Gli strumenti di coordinamento dedicati agli operatori del settore agricolo e agroalimentare in genere sono diversi, per questo è importante distinguere la prospettiva adottata, che può privilegiare un approccio industriale come un'idea di valorizzazione delle tradizioni e delle eccellenze locali. A quest'ultima tendenza si rifà un concorso presentato dall'INU, l'Istituto nazionale di urbanistica, per un Piano regolatore del vino. Il bando è rivolto agli enti territoriali, e si inserisce nell'insieme di iniziative per la manifestazione Urbanpromo 2008, evento di marketing urbano e territoriale che si svolgerà a Venezia dal 12 al 15 novembre. Il concorso è stato definito e presentato in collaborazione con l’Associazione Città del Vino e prende il nome di 'Il miglior Piano Regolatore del Vino': intende infatti stimolare gli enti alla produzione di nuove strategie di promozione e preservazione dei distretti enologici nazionali. Per farlo questi soggetti sono invitati a presentare dei veri e propri piani integrati, rispettosi delle politiche agricole e dell’unicità dei territori. Il Piano Regolatore dei territori del Vino è un registro di buone pratiche avviato nel 1997 e aggiornato nel 2007 nell'ambito della Convenzione Europea per il Paesaggio. Tra i suoi obiettivi c'è la costituzione di un elenco metodologico e disciplinare per valutare gli strumenti urbanistici adottati per governare i territori del vino, gestire il crescente carico antropico derivante dal turismo enologico, ed arginare così i fenomeni di degrado ambientale, abusivismo edilizio e dissesto idrogeologico. Una risposta alle necessità di nuovi strumenti di promozione quindi, ma anche una proposta di un piano integrato per la salvaguardia dei territori da cui i vini nazionali arrivano. Nella situazione attuale importanti aree agroalimentari del paese sono esposte ad un crescente rischio di inquinamento, con gravi conseguenze per la loro immagine e il valore aggiunto della produzione. Strumenti come questo possono pertanto rappresentare un'indicazione valida sulla strada da seguire per salvaguardare le produzioni nazionali partendo dai soggetti direttamente coinvolti.