Val di Non

Quando la vacanza sulla neve si intinge di arte, natura e sapori

Sembra un arazzo che le sapienti mani di un pittore ha intrecciato di meravigliosi colori la Val di Non, uno dei territori più suggestivi del Trentino Alto Adige.
Splendida da visitare tutto l’anno, è forse in inverno che svela le sue bellezze più nascoste allo sguardo ammirato dei turisti.

Adatta alla vacanza di tutta la famiglia, la Val di Non coniuga aspetti diversificati in grado di soddisfare le esigenze di tutti, dagli appassionati di arte ai patiti di sport invernali, dai buongustai agli amanti della natura.
Partiamo dall’arte: in un paesaggio fiabesco, che richiama alla memoria echi di dame e cavalieri, non può certo mancare un maestoso castello. Ecco, infatti, il meraviglioso Castello di Thun, risalente alla metà del XIII secolo. Lascia stupefatti per l’integrità della struttura, con tanto di ponte levatoio, torri e bastioni, mentre l’interno custodisce gli sfarzosi arredi originali della famiglia che un tempo abitava il maniero, la facoltosa casata dei Tono.

Gli occhi ancora colmi di bellezza saranno in grado di accogliere altre meraviglie?

La risposta non può che essere affermativa se al nostro cospetto si presentano le imponenti Dolomiti del Brenta, dichiarate, non a caso, Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco.

In quest’area si estende il Parco Naturale Adamello Brenta, la zona protetta più vasta della regione, habitat dell’orso bruno e dove non è difficile incontrare tassi, volpi e stambecchi, o veder far capolino una curiosa martora.  Il Parco ospita, inoltre, specchi d’acqua di indicibile bellezza, che sembrano il frutto della fantasia di un artista particolarmente ispirato. Su tutti il Lago di Tovel, i cui riflessi azzurri e verdi si alternano armoniosamente dando vita ad uno spettacolo naturale che resta nel cuore. I numerosi ruscelli che attraversano i boschi, le cascate, le gole, i corsi d’acqua che si arrampicano attraverso le rocce, creano il caratteristico paesaggio che è valso alla Val di Non l’appellativo di Valle dei Canyon.

Per gli sportivi non mancano le proposte per praticare le tipiche attività ad alta quota: sci, arrampicate, trekking, mountain bike, snowboard; i tanti impianti sono adatti ad ogni livello di difficoltà e consentono persino di sciare di notte, grazie alle apposite illuminazioni.

Ma se allo spuntare della luna il cuore si apre al romanticismo, niente di meglio che una “ciaspolata” notturna. Le ciaspole sono le tipiche racchette da neve della Val di Non e sono il modo migliore per scoprire la montagna in maniera insolita, passeggiando in compagnia tra i boschi e rifocillandosi presso i tanti rifugi che s’incontrano lungo il cammino.
Una vacanza in Val di Non può dirsi completa solo se ci si lascia andare ai piaceri di palato, degustando gli squisiti prodotti tipici che l’eccellente gastronomia del posto propone, dal formaggio grana Trentino a dolci come lo strudel o il brezdel, senza, naturalmente, dimenticare la regina indiscussa delle tavole locali, la mela Melinda, l’unica in Italia a fregiarsi del marchio DOP.

Un modo perfetto per vivere la vacanza in Val di Non è soggiornare in uno degli agriturismo che offrono ospitalità nella zona: solo così, infatti, si riscopre intatto il valore di una natura che
parla di paesaggi incontaminati, di rispetto per l’ambiente e di un profondo e primitivo legame che la lega inscindibilmente all’uomo.

Lo Sapete che?
Il meraviglioso lago di Tovel è stato protagonista, fino a qualche decennio fa, di un curioso fenomeno naturale: la colorazione delle sue acque di un rosso vermiglio.
La spiegazione scientifica risiede nella presenza di alcune alghe che conferivano al lago l’insolito colore. Tuttavia, secondo una leggenda popolare, i motivi sarebbero diversi. Si narra, infatti, che centinaia di anni fa una splendida principessa, Tresenga, abitasse nei pressi del lago, nel comune di Ragoli; avendo rifiutato le proposte di un sanguinario principe, Lavinio, fu pronta ad affrontarne la vendetta quando quest’ultimo armò il suo esercito contro il regno di Tresenga. Al fianco della giovane combatterono valorosamente tutti i cittadini di Ragoli che perirono uno dopo l’altro, così come la bella principessa. Ed è proprio il sangue del loro sacrificio che, secondo la tradizione, ha colorato per molto tempo le acque del logo di Tovel.