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Agriturismo in collina con 5 Appartamenti.
 Azienda biologica |  Piscina |  Animali Ammessi |  Prodotti tipici |  Prodotti Biologici |  Diversamente Abili |  Trekking |  Cicloturismo |
Immaginate una zona ancora incontaminata nel cuore dell'Italia centrale, una strada che sale tra boschi e campi strappati con caparbia all'incedere della natura, e poi, quando vi sembra di non arrivare piu'. si apre ai vostri occhi una vista magnifica sulla vallata del Tevere.
La prima sensazione e' quella di essere arrivati in un posto che, nonostante la comoda raggiungibilita' (circa 6 km di strada, in gran parte asfaltata, dal paese di Anghiari), sia stranamente lontano da tutti i rumori del vivere quotidiano. Un luogo che offre la reale sensazione di poter godere di una vacanza a contatto con la natura, senza dover rinunciare alla possibilita' di soggiornare in confortevoli appartamenti dotati di riscaldamento autonomo e cucina attrezzata, con piscina privata e, sopratutto, senza televisione.
Il bioagriturismo è certificato da ICEA ed è classificato con 4 margherite.
La particolare collocazione paesaggistica dell'azienda in un area scarsamente antropizzata e l'indirizzo produttivo di compatibilta' ambientale adottato, la rendono particolarmente adatta a trascorrere un soggiorno rilassante e rigenerante..
Innanzitutto la certezza di poter trascorrere una vacanza rilassante in un luogo incorniciato, tra i boschi, senza transito di mezzi meccanici, godendosi la quiete della campagna, la compagnia di animali selvatici ed il relax di un bagno in piscina. Ma per adulti e bambini, l'azienda offre una serie di attivita' : mountain-bike; lezioni individuali di equitazione di base, la conoscenza del cavallo e degli altri animali; pesca no-kill nel laghetto aziendale; brevi corsi sull'agricoltura biologica e sulle colture orticole.
L'azienda e' dotata di un proprio punto di ristoro destinato esclusivamente ai propri ospiti. I piatti proposti sono semplici, legati alla tradizione culinaria della Valtiberina toscana, e preparati principalmente con prodotti aziendali, con qualche piccola 'trasgressione'. Il menu' viene deciso giornalmente. La cucina e' in funzione solo su prenotazione.
ANGHIARI, di origine romana, fu feudo dei signori di Galbino, poi dei Camaldolesi (1104-1187) e più tardi dei Tarlati di Pietramala. Il loro governo termino' con la battaglia del giugno 1440 tra i fiorentini collegati al Papa e l'esercito del Piccinino mandato dai Visconti di Milano, cosi' Anghiari passo' stabilmente a Firenze. Il borgo che si e' sviluppato intorno all'abbazia Camaldolese, mantiene ancora il suo suggestivo aspetto medioevale. Il cassero accanto al Palazzo Pretorio e' quanto resta della rocca del XII sec. Le mura di cinta sono ancora quelle del 1181-1204.
TOPPOLE, castello fondato dai longobardi, faceva parte del sistema di fortificazioni a difesa della valle del Sovara. Nel 1142 fu donato ai monaci di Camaldoli, concesso da Anghiari ai Ranieri di Galbino e finito poi sotto il governo di Guido Tarlati e nel 1440 a Firenze.
BADIA SAN VERIANO, abbazia camaldolese citata la prima volta nel 1905, ha una importante chiesa romanica con triplice abside. La famiglia monastica dell'abbazia non supero' mai 10-12 frati, possedeva poche terre e chiese e non godeva di buona economia.
Piero della Francesca, nato a Sansepolcro, ha arricchito la nostra provincia di capolavori assoluti dell'arte rinascimentale. Ad Arezzo, nella Basilica di San Francesco, ammiriamo lo splendido ciclo di affreschi della "Leggenda della Vera Croce".
Qui il tema dominante e' il trionfo della Croce che, a partire dalla morte di Adamo, guida l'uomo alla salvezza. Scene come quella dell'"Incontro fra Salomone e la Regina di Saba" o "Il sogno di Costantino" sono brani d'arte universalmente conosciuti. In Duomo si trova "La Maddalena" dai superbi effetti di luminosita' e trasparenza mentre nel museo civico di Sansepolcro, citta' natale dell'artista, si ammirano "La Madonna della Misericordia" dall'arcana monumentalita' , "La Resurrezione di Cristo" che si trova nel sito originario in cui venne dipinta e il San Giuliano.
Infine a Monterchi la "Madonna del Parto" in cui si apprezza la posa regale ma di grande dolcezza.
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